giovedì 4 dicembre 2025

La teoria dell’origine virale delle malattie


di Arthur M. Baker

In origine la parola “virus” significava veleno e il termine “virulento” voleva dire velenoso. Oggi intendiamo per virus una entità submicroscopica e “virulento”, in generale, significa contagioso.

La medicina moderna utilizza il termine “virus” per indicare una microscopica forma di vita capace di infettare le cellule e a cui viene pertanto attribuita la responsabilità di molte delle nostre malattie.

Nell’immaginario popolare, il virus è una forma di vita in grado di parassitare ogni altra forma di vita, inclusi gli animali, le piante e i saprofiti (funghi e batteri).
Nella descrizione delle infezioni virali, ai virus vengono attribuiti comportamenti quali “iniettarsi”, “incubare”, “essere in latenza”, “invadere”, avere uno “stadio attivo”, “impadronirsi”, “riattivarsi”, “mascherarsi”, “infettare”, “assediare” ed essere “devastanti” e “mortali”.

La teoria medica convenzionale sostiene che i virus nascono da cellule morte che essi stessi hanno infettato. Il virus “si inietta” nella cellula e le “ordina” di riprodurlo, fino al momento in cui la cellula esplode per lo sforzo. I virus sono a questo punto liberi di cercare altre cellule in cui ripetere il processo, infettando così l’intero organismo.

Tuttavia i virologi ammettono che i virus, pur avendo natura peculiarmente organica, non possiedono metabolismo, non possono essere replicati in laboratorio, non possiedono alcuna caratteristica degli esseri viventi e, in realtà, non sono mai stati osservati vivi!!


I “virus vivi” sono sempre morti ...

mercoledì 3 dicembre 2025

La resilienza non basta più: meglio l’exaptation

Meglio ribelli, resistenti o resilienti? 
La resilienza sembra offrire più prospettive, ma in termini evolutivi esiste qualcosa di ancora meglio: si chiama exaptation. 
Una breve esplorazione di alcuni termini di attualità, tra etimologia, scienze evolutive e pensiero complesso.

di Camillo Sperzagni

Ribellione, resistenza, resilienza: dalla cronaca all’etimologia

Da sempre l’umanità e gli individui hanno dovuto misurarsi con eventi naturali o sociali che ne hanno messo in pericolo la sopravvivenza o quantomeno la tenuta: ma come si è visto le strategie di fronteggiamento sono diverse, e così pure gli esiti che ne derivano.

Parlare di etimologia non è un puro esercizio di erudizione: le parole che scegliamo sono metafore che ci orientano e predispongono ad agire (George Lakoff). Per cui, se dobbiamo “misurarci contro un evento negativo” entriamo immediatamente in una metafora di combattimento, anche se l’evento non è necessariamente una persona.
“Misurarci “ (metafora: in realtà mica usiamo il metro), “contro” (altra metafora: l’evento non è di fronte a noi guardandoci in cagnesco)  un evento “negativo” (gli eventi non danno assensi né negazioni, sono semplicemente quello che sono).
L’etimologia in particolare è istruttiva in quanto rivela le metafore già nascoste nelle singole parole...

martedì 2 dicembre 2025

Vaccini - la pericolosa perdita dell'immunità naturale

 
Non sono mai stata contraria, per partito preso, ai principi di base della tecnologia vaccinale. A ragion veduta sono invece preoccupatissima per l'eccessiva quantità di inoculazioni imposte ai bambini nonché scettica sulla loro reale necessità; sono contraria al fatto che siano considerati cavie, e turbata dell'assenza di controlli incrociati, non solo sul prodotto iniettato ma anche sullo stato di salute di chi lo riceve. Propongo la lettura di questo articolo, pubblicato da Marcello Pamio, tratto dal libro “I vaccini sono un’illusione” della d.ssa Tetyana Obukhanych, immunologa.
Catherine

Secondo la visione corrente la tecnologia vaccinale rappresenta il trionfo dell’umanità sui disegni “difettosi” di Madre Natura.

Peccato che a quella scienza autoincensatasi “non democratica”, va ricordato che l’evoluzione naturale non produce meccanismi difettosi, anzi.
L’allattamento al seno per esempio è il metodo di protezione immunologica specificamente adatto a tutte le esigenze del neonato. Oggi sappiamo infatti che numerosi componenti bioattivi contenuti nel latte materno conferiscono una determinata e importantissima protezione immunologica.

Come il latte in polvere non può competere con il latte materno dal punto di vista nutrizionale, così i vaccini non possono competere con il latte materno dal punto di vista dell’immunità.
Questo è assodato, anche se viene sempre dimenticato dalla medicina ufficiale.
Ecco perché la qualità dell’alimentazione (della madre in gravidanza e del neonato) continua ad essere un fattore cruciale nel determinare la funzionalità delle difese immunitarie nei bambini più grandi e negli adulti...

lunedì 1 dicembre 2025

Che cosa sono le estinzioni a cascata? E perché sono inevitabili?

La scomparsa di una specie può causare a cascata l'estinzione di altre specie connesse: un nuovo modello dimostra come. 

Quando si parla di estinzioni si tende a ragionare in termini di singole specie ("il panda rischia di estinguersi", "i capodogli sono a rischio") o in certi casi di gruppi ("gli insetti stanno per sparire"). 

Raramente si prende in considerazione la stretta interdipendenza tra esseri viventi molto lontani dal punto di vista tassonomico, e quindi il fenomeno delle estinzioni a cascata: la scomparsa di una specie può causare l'estinzione di altre specie a loro collegate dal punto di vista ecologico.

Un modello creato dal JRC (Joint Research Center) della Unione europea ha provato a simulare come andranno le cose nei prossimi anni dal punto di vista delle estinzioni, considerando non solo quelle primarie ma anche quelle a cascata; e i risultati, pubblicati su Science Advances, non sono rassicuranti...

domenica 30 novembre 2025

Finalmente sappiamo da dove arrivano i gatti domestici

Nuove analisi genetiche coordinate da ricercatori italiani mostrano che i gatti domestici arrivarono in Europa solo 2.000 anni fa dal Nord Africa grazie agli antichi Romani, dopo una storia evolutiva molto lunga e complessa che racconta molto anche di noi.

Immagine: Un gatto selvatico africano (Felis lybica), l’antenato dei mici domestici che hanno conquistato il mondo
di Salvatore Ferraro

Per quanto siamo ormai abituati a vedere un gatto acciambellato sul divano di casa o aggirarsi per le strade del centro storico, la sua storia evolutiva è molto meno scontata di quanto immaginiamo, soprattutto se paragonata a quella del cane. 
Il gatto domestico, Felis catus, è oggi uno dei mammiferi più diffusi al mondo e ha seguito l'essere umano in quasi ogni angolo del pianeta, adattandosi con una facilità sorprendente agli ambienti creati da noi (spesso facendo non pochi danni)...

sabato 29 novembre 2025

L’Agenzia Spaziale Europea ha fatto le "prove di apocalisse" simulando una tempesta solare catastrofica


L’Esa ha messo il suo team di controllo di fronte ad un evento simile a quello che nel 1859 mise in ginocchio le tecnologie dell’epoca.

Abbiamo parlato con Thomas Ormston, uno dei responsabili delle operazioni…

Certamente. I danni che un evento simile a quello di Carrington provocherebbe oggi sulla Terra e nello spazio sarebbero estremi. 
Gli effetti di una tempesta solare di questo tipo sono molteplici e ci colpirebbero in modi diversi, dall’interruzione delle comunicazioni radio all’alterazione del campo magnetico terrestre, fino all’impatto di radiazioni e particelle cariche, in particolare sui nostri satelliti nello spazio. 

A terra, causerebbe problemi alle reti elettriche, agli oleodotti e a moltissime infrastrutture critiche. Se dovesse accadere davvero, noi che lavoriamo nel settore aerospaziale avremmo a che fare con il peggior scenario immaginabile. Non solo avremmo problemi tecnici con i nostri satelliti, ma anche i sistemi su cui facciamo affidamento, come il Gps e Galileo, sarebbero in grande difficoltà...


Ci sarebbero problemi con i computer e con la rete internet a terra. Inoltre, anche se questo aspetto non è entrato nella simulazione, l’impatto che questo evento avrebbe sulla società sarebbe catastrofico, e trovarsi chiusi in una sala di controllo mentre fuori va tutto a rotoli sarebbe un’ulteriore sfida nella sfida. 
Ecco perché ho detto che non esistono buone soluzioni: tutto quello che potremmo fare è cercare di gestire la situazione al meglio delle nostre capacità per limitare i danni.
L'articolo integrale: www.wired.it

Un tempismo  che ha lasciato tutti un po’ a bocca aperta. 

La simulazione ESA è  partita a metà settembre 2025 (una bella tempesta solare c’era anche a settembre ) e si è intensificata a metà ottobre, culminando giusto prima del lancio di Sentinel-1D il 4 novembre 2025. 
L’esercizio, ispirato all’evento Carrington del 1859, ha simulato un flare X-estremo + CME catastrofico, testando blackout GPS, elettronica fritta e collisioni satellitari. 

Non era un “gioco” casuale: era parte della routine pre-lancio per preparare il team a scenari estremi, con tanto di coinvolgimento di uffici per detriti spaziali e altre missioni ESA.


I flare reali sono tornati a novembre. 

In pratica, la simulazione è finita prima del lancio (4 nov). I flare grossi sono esplosi dopo, dal 4 in poi. Più satelliti sono stati colpiti dalla tempesta solare più forte che ha colpito la Terra

Visto che l’intelligenza artificiale è ovunque nella nostra vita, i “bei vecchi tempi” di un mondo analogico senza notifiche rapide o algoritmi che decidono cosa mangiare sembrano un sogno nostalgico. 
Al loro posto subentra una roulette russa, un’imprevedibile eruzione solare e, boom, blackout globali, satelliti bruciati, e dobbiamo tornare a sfregare due bastoncini per accendere il fuoco, se siamo fortunati. 
È come se ci venisse ricordato che, per quanto “connessi” possiamo essere, alla fine dipendiamo da una una stella, in particolare la stella madre del nostro sistema solare a 150 milioni di chilometri di distanza.
Su Focus una simulazione mentale: www.focus.it

Fonte: www.nogeoingegneria.com

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venerdì 28 novembre 2025

Multiversi dal Medioevo


Nel 1225 il teologo inglese Roberto Grossatesta scrive De Luce, un testo in cui sono preconizzate alcune idee che stanno alla base della moderna cosmologia. Alcuni ricercatori hanno provato a tradurre in equazioni quelle idee, dimostrando che sono addirittura compatibili con le attuali teorie sull'esistenza di universi multipli.

Chi l’avrebbe detto che in pieno Medioevo, periodo storico non certo aperto alla scienza, sarebbero stati gettati, seppur involontariamente, i semi di una delle teorie oggi più avanzata e dibattuta sull’evoluzione del cosmo, ovvero quella che prevede l’esistenza di più universi?

Quando le ‘streghe’ venivano bruciate come fossero fiammiferi e i più eminenti dotti giuravano e spergiuravano che la Terra fosse al centro dell’Universo, fulcro di quella ordinatissima e perfettissima armonia celeste, il teologo inglese Roberto Grossatesta scriveva il trattato De Luce (La Luce).

Era il 1225 quando Grossatesta, che aveva studiato le opere recentemente riscoperte di Aristotele sul moto delle stelle e della Terra in una serie di nove sfere concentriche, propone nel suo scritto l’idea di un universo iniziato con un lampo di luce. 
Questo lampo avrebbe spinto tutta la materia verso l’esterno, da un piccolo punto fino a trasformarla in una grandissima sfera. 
Questa analogia vi ricorda qualcosa? Ma sì, è sorprendente moderna, assai vicina al concetto che sta alla base della ben nota teoria del Big Bang...

giovedì 27 novembre 2025

Roman Yampolskiy: l’AI può fingersi stupida per dominare

Il professor Roman Yampolskiy, esperto di AI safety, delinea uno scenario dove l'umanità cederà il controllo senza accorgersene.

C'è chi passa la vita a chiedersi se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. E poi c’è il dottor Roman Yampolskiy, che ha praticamente gettato il bicchiere e spaccato la brocca, affermando che con l’intelligenza artificiale, le probabilità che finiamo male sono del 99.9%. Capito il mood? 

Non è il solito ‘stiamo attenti’, ma un vero e proprio ‘siamo fritti’. 

Questo scienziato, un veterano con oltre un decennio di studi sulla sicurezza dell’IA alle spalle, non usa mezzi termini. Mentre i guru della Silicon Valley, almeno pubblicamente, dipingono un futuro scintillante fatto di efficienze e robot che ci preparano il caffè (e magari anche la spremuta d’arancia appena colta), Yampolskiy ci butta addosso una secchiata di acqua fredda, o forse dovremmo dire di ghiaccio. Persino i più ‘ottimisti’ tra gli esperti di settore, quelli che a porte chiuse ammettono un 20-30% di rischio di estinzione per l’umanità, appaiono dei giocherelloni al suo confronto...

mercoledì 26 novembre 2025

Gli Stati Uniti presentano il loro primo esercito di robot militari per affrontare la Cina

Il video sembra essere un contenuto giornalistico/documentaristico autentico e reale, non un fake. 

Tratta di una reale crescita e rivalità tecnologica e militare tra Stati Uniti e Cina nel campo dei robot umanoidi, con riferimenti a fonti giornalistiche prestigiose come Financial Times, Wall Street Journal, Bloomberg, Reuters, Defense News, e interviste a fonti militari come DARPA e ufficiali del Pentagono. 

L’avvento dei robot militari autonomi come Optimus apre una nuova era. 

L’impatto sociale rischia di essere enorme e più che inquietante...

martedì 25 novembre 2025

L’esperimento Milgram ovvero la banalità del male


Nel 1961 si svolse uno dei più controversi esperimenti di psicologia sociale che ebbe merito, purtuttavia, di spiegare come, in certi contesti, brave persone possano perdere ogni freno morale ...

Dopo la conclusione della seconda guerra mondiale, filosofi, psicoanalisti e storici discussero per anni su come centinaia di migliaia di persone comuni eseguirono con disarmante normalità le azioni più riprovevoli ed aberranti dell’ideologia nazista. 

La “banalità del male” come l’aveva definita Hanna Arendt nel 1963 fu soggetta ad una verifica durante uno dei più controversi e scioccanti esperimenti di psicologia sociale nel 1961.

Il professore Stanley Milgram dell’Università di Yale reclutò attraverso annunci sui giornali 40 volontari, maschi, tutti tra i 20 e i 50 anni, di diversa estrazione sociale e professionale: insegnanti, dipendenti pubblici, ingegneri, operai, commercianti ...